In vacanza con il linfedema. Mare o montagna?

da | Lug 15, 2019 | Linfedema

Vuoi andare in vacanza, soffri di linfedema, e non vuoi che la tua condizione peggiori. Mare o montagna?
In questo periodo vorresti capire quale possa essere la destinazione migliore per te?

Facciamo insieme alcune riflessioni.

Cosa ti piace? Magari riesci ad andare in vacanza solo per pochi giorni e sarai d’accordo con me sul fatto che non è il caso di costringersi ad andare in un luogo che non ti piace.

Vacanze al mare con il linfedema, accortezze da seguire.

Di seguito alcuni consigli utili per affrontare al meglio le vacanze al mare …. insieme al tuo linfedema.

  1. Evitare di andare in spiaggia nelle ore più calde
  2. usare una crema solare a protezione alta per evitare le scottature
  3. dopo essere stati in spiaggia, usare una crema idratante
  4. fare attenzione alle meduse
  5. per chi ha linfedema agli arti inferiori camminare in acqua stando immersi sino alla vita
  6. per chi ha linfedema agli arti superiori, immergersi sino alle spalle e muovere il braccio nuotando a rana o per chi come me non sa nuotare e ha tremendamente paura dell’acqua, mimarne il movimento con i piedi ben saldi a terra!!
  7. asciugarsi bene in modo che la pelle non tenda a macerare soprattutto tra le dita dei piedi

L’ideale sarebbe andare in spiaggia la mattina presto e verso sera.
Prima che decidessi di specializzarmi sul linfedema, una collega mi ha spiegato che sarei dovuta andare al mare negli orari in cui si portano i bambini piccoli! L’ho ascoltata con attenzione poi le ho detto: “al di la che a me piace la montagna, se però dovessi andare al mare, vorrei andarci insieme ai miei famigliari che amano dormire sino a tardi. Dimmi cosa fare per mettere una pezza al mio comportamento sbagliato”.

Ora non vorrei che qualche collega linfologo se ne avesse a male. Oltre ad avere un linfedema i nostri pazienti sono persone. Ritengo che sia giusto spiegargli il comportamento corretto ma poi “personalizzarlo” in base a ciò che loro amano fare cercando un compromesso adeguato. A volte noi operatori della sanità dimentichiamo che i pazienti sono innanzitutto PERSONE CON UNA VITA!

Quindi cosa fare davvero se amate andare in spiaggia alle dieci del mattino e alle 15 del pomeriggio?

Portatevi degli indumenti freschi, di lino o cotone senza esporvi direttamente al sole e cercate di stare in ammollo il più possibile. L’acqua esercita un massaggio naturale e se avete la fortuna di avere incontrato sul vostro cammino un fisioterapista formato ALT, saprete anche quali esercizi fare.

Se siete tra le persone che devono indossare il tutore appena svegli, cercate di usarne uno vecchio. Esistono anche degli spray da dare sopra al tutore che possono aiutare a stare freschi. Cercate di tenere l’arto con il tutore il più possibile al riparo dalla sabbia.

In acqua si potrebbe non indossare il tutore se non fosse che risulterebbe poi molto difficile riuscire a rimetterlo una volta fuori dall’acqua per ragioni che un linfedemico comprenderà velocemente!

Quindi il tutore può essere tenuto in acqua. Attenzione però: che sia un tutore vecchio perché l’acqua di mare può rovinarne le fibre e visto il costo non è il caso di rischiare no?

Indossare il tutore poi crea una protezione dalle meduse dalle quali i nostri mari sono in alcuni periodi infestati.

Se il vostro linfedema vi permette di stare per un pò senza tutore o se i vari accorgimenti non fossero bastati, una volta rientrati dalla spiaggia, potreste optare per un autobendaggio da tenere in serata e durante la notte.

Vacanze in montagna con il linfedema

Ecco alcuni accorgimenti utili per affrontare nel migliore dei modi la vacanza in montagna insieme al tuo linfedema.

  1. ripararsi dal sole nelle ore più calde
  2. usare una crema solare a protezione alta per evitare le scottature
  3. usare una crema idratante al termine della giornata
  4. fare attenzione agli insetti
  5. fare movimento sempre e solo con gli indumenti a compressione
  6. trovare un mini corso di nordic walking (molto utile sia per arti superiori che inferiori)
  7. niente sauna, bagno turco ecc…

Gestire una vacanza in montagna risulta sicuramente un pò più semplice rispetto al mare anche solo per il clima più fresco.

Non bisogna però sottovalutare il fatto che talvolta le calze o i tutori non riescano a contrastare il gonfiore in condizione di maggior movimento rispetto alle abitudini. Chiedete al vostro terapista di fiducia di insegnarvi un bendaggio di rinforzo da applicare sopra al tutore stesso. Vi sentirete più contenuti e vi muoverete più volentieri sfruttando anche la compressione del bendaggio di rinforzo.

In alternativa potreste pensare ad un tutore a velcro sempre da applicare sopra al vostro tutore (attenzione che il velcro non lo rovini attaccandosi sul tutore stesso).

Questi accorgimenti valgono sia per chi ha problemi di arti superiori che inferiori. Camminare in montagna con un braccio che penzola lungo il corpo lo rende soggetto ad un aumento di volume. Si può cercare di muoverlo ogni tanto portandolo in alto e di aprire e chiudere con frequenza la mano. Un bendaggio di rinforzo o un tutore a velcro sono comunque utili.

Se proprio non siete riusciti a contenere la situazione, un autobendaggio serale e notturno può fare la differenza.

So che il bendaggio non piace a nessuno e che farselo in vacanza è ancora di più una scocciatura.

Vedetela cosi: il bendaggio in questo caso è l’amico che vi permette di prendervi qualche libertà!

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